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Disegnare manga: come creare un personaggio originale
Per disegnare un personaggio originale dobbiamo servirci di: coraggio, apertura mentale e cura del dettaglio. La fantasia sorgerà spontaneamente sotto forma di risultato creativo.
1) Partiamo dall'apertura mentale: prendiamo un foglio bianco, una matita leggera e iniziamo a scarabocchiare. Sporchiamo il foglio più che possiamo con linee rapide ed evitiamo di essere precisi. In questa fase il computer (tavoletta grafica a parte) sarebbe da evitare.
Non rimaniamo fermi sulla nostra scrivania ma, supporto rigido alla mano, spostiamoci e cerchiamo ispirazione. Ecco alcune tra le più inesauribili fonti d'idee:
- Troviamo i corpi e i volti dei nostri personaggi tra le infinite nervature e linee increspate di pietra (vedi figura), legno, metallo, pelle, acqua, tessuti, fuoco, scarabocchi e quanto d'altro riusciamo ad interpretare.
- Osserviamo la sagoma di nuvole, fumo, ombre deformate dalla luce, animali, insiemi di oggetti complessi e altro ancora senza badare a ciò che vi sta dentro o intorno.
- Uniamo come puntini le stelle, i chicchi di riso lasciati cadere, gli stuzzicadenti, la sabbia, la terra, la ghiaia e altro ancora. Guardiamo là dove gli altri vedono soltanto.
- Usiamo la casualità di monete e calcolatrici per ottenere risposte affermative o negative sull'uso o sul numero di questo o quel dettaglio, di questo o quell'elemento compositivo.
- Impariamo a vedere al di là dell'apparenza, a sfocare i visi delle persone e a dar loro un nuovo senso, tracciamo i contorni di oggetti lontani che non vediamo bene (montagne, colline, boschi, ecc.).
- I nostri personaggi si nascondono dappertutto, sta a noi svelarne e definirne le forme, nell'erba, tra le foglie, in una tazza caffè, nel latte versato, dovunque.
2) Analizziamo quello che abbiamo ottenuto e prendiamo decisioni il più possibile "coraggiose":
- La traccia individuata corrisponde o non corrisponde a ciò che ci serviva? Con qualche ritocco è adattabile alle nostre necessità o dovrebbe essere del tutto stravolta?
- Se la nostra creatura combacia solo in parte con i canoni classici del ruolo che vogliamo affidarle abbiamo raggiunto il nostro scopo, se invece è completamente fuori luogo dobbiamo ricominciare da capo (es. un elefante con 7 teste stona un po' in un fumetto di studenti delle superiori).
- L'importante è capire se, con una discreta rifinitura, possiamo adattare il soggetto alle nostre esigenze. Quando ci accorgiamo di essere costretti a stravolgere e quindi a banalizzare lo slancio creativo conviene mettere da parte l'esperimento in vista di eventuali suoi usi futuri e ricominciare.
3) La seconda tavola. Stabilita la credibilità del nostro soggetto definiamolo a partire dallo schizzo che lo ha "catturato" e pieghiamolo alle nostre esigenze narrative. Se ad esempio deve essere una figura femminile umana levighiamone le caratteristiche fino ad ottenere un qualcosa di credibile:
- "Sfoltiamo" i dettagli superflui che non rendono giustizia all'obiettivo finale o tramutiamoli in elementi di contorno (una gobba può tramutarsi in un lembo di mantello, uno sfogo di energia, una spalliera, un cappuccio, ecc.).
- Se mancano parti fondamentali come gambe o braccia inseriamole nel contesto del fisico che abbiamo individuato (abbiamo trovato una testa ossuta con un collo sottile? Facciamole corrispondere una corporatura altrettanto "scheletrica").
- Non badiamo troppo ad errori o proporzioni standard, al momento non è una delle nostre priorità; puntiamo a far quadrare il colpo d'occhio e nulla più. Il personaggio deve affascinare in primis noi stessi: mai lavorare con cose che non apprezziamo.
4) Se vogliamo fare un lavoro magistrale possiamo ripetere ricorsivamente gli step per ogni singolo elemento compositivo del personaggio (calzari, mutandine, capelli, scure, gonna, stivali, gambali, occhiali, guanti, ecc.).
Usiamo ad esempio la sagoma della testa di un rinoceronte per le spalliere di un cavaliere, un ferro da stiro per i piedi di un robot o le rifrazioni di una gemma come pupilla di una ragazza. Alla fine avremo per le mani un discreto abbozzo: analizziamolo e sistematizziamone i dettagli.
5) Traendo ispirazione fuori della nostra mente avremo sempre infinità di personaggi originali marchiati a fuoco dal nostro modo di vedere il mondo. Senza rubare niente a nessuno avremo ottima materia prima per racconti e avventure incredibilmente sofisticate ed innovative.
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