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Disegnare manga: lo studio di un personaggio

 


 
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Disegnare manga: lo studio di un personaggio



Per disegnare un personaggio manga di cui non abbiamo completa padronanza (nuovo o altrui) è fondamentale tracciarne dei riferimenti precisi che ci guidino come cartine tornasole durante tutto lo sviluppo del progetto (fumetto o anime che sia).

E' tipico dei principianti il lanciarsi a disegnare "in bella" senza aver in alcun modo stabilito dei punti fermi sul carattere e sullo stile del soggetto in questione. Il nostro obiettivo primario deve quindi essere quello di creare un qualcosa di "perfetto" e finito (con ombreggiature, eventuali colori e bordi chinati) da "copiare" e "adattare" alle varie scene che dovremo affrontare.

Ricordiamo che lo studio del personaggio non ha niente a che vedere con il "lampo creativo" che ci porta ad abbozzarne uno da zero: se in uno schizzo abbiamo matita leggera, miriadi di linee, libertà di stile e vaghezza di tratti, dall'altro lato, nello studio è d'obbligo precisione, rigore, stabilità, completezza e visione d'insieme.

1) Per prima cosa dobbiamo fissare proporzioni e dettagli. Disegniamo a figura intera (nello stesso stile che utilizzeremo in bella) il personaggio: di fronte, di spalle, di lato e di 3/4. Non trascuriamo nulla e se il risultato non ci soddisfa ripartiamo da capo (l'ideale sarebbe impostarne una versione senza vestiti e una con).

2) Ripetiamo l'operazione per la testa aggiungendo magari qualche inquadratura più complessa (dall'alto, dal basso, ecc.). Tanto più il personaggio sarà centrale nella nostra storia tanto più dovremo tracciarne l'essenza. Lavoriamo con l'idea di dover mettere tutto del personaggio e di non avere ulteriori possibilità di arricchirlo in seguito.

3) Se l'abbigliamento o le fattezze stesse del soggetto presentano particolarità che vanno oltre gli indumenti e/o la corporatura standard (zaini, cinture, armi, foderi, tentacoli, tatuaggi, costumi, alternativi, ecc.) badiamo bene di valutarne la complessità e, ove necessario, dedichiamo degli sketch appositi (frontali, laterali e di 3/4).

4) Definite le proporzioni, i gadget, le misure, la posizione degli arti e delle componenti facciali non ci resta che testarne l'espressività con quelle che saranno le pose tipiche e/o i modi di porsi della nostra "creatura". Stendiamo una lista delle sensazioni tipiche che dovrà comunicare:

- Aggressività.

- Tristezza.

- Felicità.

- Prostrazione.

- Goliardia.

- Astuzia.

- Ecc.

4) Come prima partiamo dalla mimica del corpo integrale fino a giungere a quella del viso. Disegniamo a parte anche dei particolari di occhi, mani, gambe, braccia (ecc.) se necessario. In genere per l'espressività si lavora su variazioni dell'inquadratura di 3/4 ma se riteniamo di non avere sufficiente padronanza tracciamo anche qualche laterale/frontale.

Curiamo tutti i dettagli con precisione e non andiamo nè al di sotto nè troppo al di sopra di quello che sarà il livello qualitativo necessario in fase applicativa. Tanto più il personaggio avrà un ruolo importante, tanto più dovremo studiarlo e averne dimestichezza.

Alcuni piccoli suggerimenti/trucchetti possono essere:

- Dare tempo al personaggio, lasciamolo chiuso in un cassetto senza pensarci più per almeno una settimana e riprendiamolo in analisi cogliendone con il dovuto distacco errori e limiti.

- Manteniamo lo studio del personaggio proporzionato con quello degli altri protagonisti del fumetto/cartone animato, avremo un riferimento in più su come differenziarlo dal rimanente "cast".

- Per studiare le espressioni prendiamo riferimenti fotografici, filmici, personali e a meno che si tratti di personaggi creati da terzi evitiamo di trarre ispirazione da disegni. I veri professionisti studiano sì lo stile altrui ma non lo riproducono mai. L'unico riferimento possibile è sempre e comunque la realtà rielaborata attraverso i nostri occhi; copiare un sunto della realtà altrui è troppo sterile e defrauda le nostre tavole di intensità.

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03
GEN
12:30
 













Scritto da:
aFiGoZ
 

 

 



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