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Le potenzialità del linguaggio: il processo di costruzione della realtà
Il discorso è costitutivo della realtà. Alla base di questa affermazione c'è una concezione ontologica del discorso inteso come essenza del mondo reale. Vi siete mai chiesti che cosa sappiamo noi riguardo la storia? E come siamo venuti a conoscenza di tali dati storici? La risposta è semplice: attraverso il discorso. Ovvero, ciò che conosciamo è ciò che ci è stato detto. I processi storici non sono altro che il linguaggio di personaggi vissuti nel passato. La solita frasetta: "La storia ci viene sempre raccontata dai vincitori" è parzialmente veritiera (certo bisognerebbe approfondire molto più la questione) ma chi la dice non si sofferma mai in maniera analitica su ciò che sta dicendo. Ciò che sta asserendo è: il linguaggio produce realtà.
Bisogna essere coscienti del fatto che la lingua è il principale strumento di controllo di massa ed è da sempre, e sempre sarà, soggetta a ciò che viene definito "bending", ovvero la distorsione e il piegamento del significato (anche mantenendo sempre lo stesso significante) secondo i propri scopi. La storia ne è un esempio ma altri ne possiamo trarre dalla nostra epoca e non dobbiamo guardare troppo in là: la pubblicità. Questo strumento comunicativo particolarmente efficace è piegato a seconda delle esigenze dell'azienda che attraverso un serie di esperti e studiosi cerca di trovare sempre la migliore soluzione di bilanciamento tra organizzazione del testo, artifici linguistici e tipologia di comunicazione linguistica, in modo da rendere sempre più efficace il messaggio che vogliono lasciare trapelare.
È necessario essere a conoscenza che esistono strutture, gabbie predefinite nella costruzione dei testi pubblicitari o in qualsiasi altra tipologia di scambio linguistico. Anche in un dialogo tra persone comuni avviene inconsciamente la "piegatura": i parlanti assumono un comportamento linguistico inconsapevole in asse con i propri scopi. Anch'essi utilizzano schemi linguistici atti a convincere il destinatario delle proprie idee.
Essere a conoscenza della forza, in atto e in potenza del linguaggio, è il punto di partenza sia per una migliore comprensione della lingua stessa, sia per lo sviluppo di una più acuta capacità critica della realtà nella quale viviamo. Ricordiamo che anche quest'ultima è un riflesso di ciò che è stato detto.
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