News > Musica
Atari - Can eating hot stars make me sick? [prima parte]
E' uscito lo scorso 16 ottobre, sotto l'etichetta Suonivisioni e distribuito da Audioglobe, il secondo lavoro degli Atari, duo napoletano rivelazione del panorama indie al Mei (il Meeting delle Etichette Indipendenti) del 2008. Questo loro prodotto è la conferma che nel mare della musica nostrana la produzione indipendente rappresenta un iceberg la cui mole e importanza decisamente non è da sottovalutare. Ma prima di occuparci della musica sarebbe consono parlare in maniera un po' più approfondita degli artisti di oggi. Il loro progetto nasce nel 2006, cito dalla loro biografia, da una jam session fatta con un'improbabile formazione che vede un batterista alle prese con un organo vintage ed un sintetizzatore analogico ed un bassista che esegue riff superdistorti da un Big Muff.
I videogiocatori più esperti, quelli di vecchia data (per non dire un po' più anzianotti) avranno già colto il riferimento nel nome ad una storica console video ludica. Un richiamo che non si esaurisce in quello che potrebbe essere un puro capriccio estetico e stilistico, ma che è la chiave di lettura della loro musica. L'ambiente in cui ci muoviamo è pregno di elettronica anni '80, quella che potreste aspettarvi di ascoltare mettendo su il vostro cd di Kid A dei Radiohead, o qualche brano dei Daft Punk o dei Soulwax. Non mancano cenni della gloriosa musica 8-bit dei videogiochi della cui estetica retrò - e qui il cerchio si chiude - si fanno paladini.
Nell'estate del 2007 registrano "Sexy games for happy families", uscito nel gennaio del 2008, riscuotendo un ottimo giudizio da parte della stampa specializzata.
Dall'uscita del disco di debutto, gli Atari iniziano una lunghissima tournée che li vede protagonisti di importanti palchi nei maggiori club d'Italia e di prestigiosi festival nazionali, guadagnandosi apprezzamenti da parte di band come Who Made Who, Digitalism e I'm from Barcellona. Nelle oltre 120 tappe del loro tour sconfinano anche in territorio francese esibendosi in alcuni club di Parigi e Poitiers. Vengono inoltre ospitati da trasmissioni televisive di importanti reti del settore.
[Continua... ]
|


|